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Il mio lavoro

La psicoterapia

cognitiva 

Come lavoro

Come lavoro..

 

Durante il primo colloquio si cerca di fare, insieme, un quadro della situazione, delle difficoltà e degli obiettivi che si vorrebbero perseguire, e si delinea l’anamnesi.​

In base alle necessità è possibile intraprendere i seguenti percorsi:​

  • Sostegno e consulenza: per le situazioni in cui non c’è un quadro psicopatologico di rilievo ma solo il bisogno di un appoggio e di un sostegno temporaneo per superare un particolare momento di vita o una difficoltà. In questi casi avere uno spazio dove essere ascoltati e consigliati  può aiutare a comprendere meglio le proprie emozioni, gli scopi di vita e le strategie per affrontare le specifiche difficoltà. Solitamente in questo ambito, alla luce del mio percorso formativo, mi occupo prevalentemente di consulenza a giovani adulti nello spettro dell'autismo e ai loro genitori. ​

  • Psicoterapia cognitiva: nel caso in cui dai primi 3/4 incontri anamnestici emergano sofferenze significative che influiscono sul normale svolgersi della vita, è necessario intraprendere un percorso di psicoterapia, formalizzato con la stesura di un “contratto terapeutico” in cui, di comune accordo, si stabiliranno obiettivi, tempi, costi e ipotetica durata del percorso. Se emergono vissuti traumatici (a seguito di lutti, separazioni, incidenti, disastri naturali, violenze ed abusi sessuali e/o psicologici), può essere utile integrare al percorso terapeutico la terapia con l'E.M.D.R..

Gli incontri sono generalmente settimanali o quindicinali (in base alle necessità e al contratto).

Ogni incontro dura 60 minuti.​

Al termine della seduta  verrà rilasciata fattura scaricabile dalla dichiarazione dei redditi.​

Lo psicologo è strettamente tenuto al segreto professionale: non può rivelare nulla di quanto emerso dai colloqui.

Parallelamente al lavoro clinico, sono istruttrice del protocollo M.B.S.R e conduco periodici gruppi di Mindfulness e meditazione. 

A chi rivolgersi

A chi rivolgersi..

Quando si sta vivendo un momento di difficoltà può essere complesso orientarsi e capire a chi domandare supporto e aiuto.

Ecco un breve elenco delle figure professionali, nell’ambito della salute e della promozione del benessere psico-emotivo, alle quali cui è possibile far riferimento:​

  • Psicologo: è un professionista che, dopo la laurea specialistica in psicologia e  il tirocinio, sostiene l’Esame di stato e si iscrive al proprio Ordine di appartenenza. In quanto professionista sanitario, allo psicologo competono la prevenzione, la diagnosi e le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Il lavoro dello psicologo va dalla promozione della salute psico-emotiva al sostegno e alla consulenza attuati con le tecniche psicologiche proprie della professione.  ​

  • Psicoterapeuta: è lo psicologo o il medico che, dopo l’iscrizione all’albo, si specializza in una scuola quadriennale di Psicoterapia riconosciuta dallo Stato; è l’unica figura che può esercitare la psicoterapia. Se medico, può somministrare farmaci; se psicologo, può somministrare test psicologici e servizi psicologici. Solitamente lo psicoterapeuta (anche se non tutte le scuole lo richiedono) fa un percorso individuale di analisi didattica prima di svolgere la professione.​

  • Psichiatra: è il medico che, dopo la laurea, consegue la specializzazione in Psichiatria. Generalmente tratta i disturbi mentali attraverso la prescrizione di psicofarmaci e, qualora necessario, collabora con lo psicologo e con lo psicoterapeuta. 

  • Neurologo: è il medico che si specializza in Neurologia e si occupa delle malattie del sistema nervoso centrale, quali ad esempio Parkinson, sclerosi multipla, epilessie, ictus ecc.

  •  ​Neuropsichiatra infantile: medico specializzato in neuropsichiatria infantile, si occupa delle malattie neurologiche e/o psichiatriche dell’età evolutiva (a livello di diagnosi, cura e riabilitazione), quali ad esempio epilessie, distrofia muscolare, disturbi dello spettro autistico, disturbi dell’apprendimento, disturbi alimentari ecc.  Sovente collabora con psicologo/psicoterapeuta dell’età evolutiva.​

  • Psicomotricista: è il professionista che ha conseguito una laurea di primo livello in  Neuro-psicomotricità e, seguendo le indicazioni diagnostiche del Neuropsichiatra infantile o dello Psicologo, lavora nell’ambito della riabilitazione delle funzioni  motorie e comportamentali e psicofisiche di un bambino.​

  • Logopedista: è il professionista che ha conseguito una laurea di primo livello in Logopedia e opera, in riferimento alla diagnosi del medico o dello Psicologo, nell’ambito della riabilitazione o rieducazione delle disabilità comunicative  e di altri disturbi del linguaggio.

 

 

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